MAD – messa a disposizione
La messa a disposizione (MAD): come funziona e chi può inviarla
La Messa a disposizione è uno strumento che serve per candidarsi a svolgere supplenze nella scuola italiana, anche senza essere inseriti in graduatoria. Si invia direttamente ai Dirigenti Scolastici e, in assenza di modelli standard, ci sono alcuni importanti accorgimenti da seguire per presentare correttamente la candidatura.
Che cos’è la Messa a disposizione?
La Messa a disposizione (MAD) è una candidatura informale e spontanea per proporsi come supplente nelle scuole. È uno strumento molto importante e utilizzato nel contesto scolastico italiano, perché permette ai docenti, o aspiranti tali, di proporsi alle scuole e manifestare la propria disponibilità a ricoprire supplenze senza “passare” per il concorso pubblico e le graduatorie di istituto. Questa istanza di autopresentazione informale è ovviamente consentita, riconosciuta e regolata dalla normativa scolastica italiana. Nel caso in cui non ci sia disponibilità di nessun docente iscritto nelle graduatorie, infatti, la MAD consente comunque ai Dirigenti Scolastici di coprire le assenze con supplenze di medio o lungo periodo. È quindi un’importante risposta all’esigenza di non lasciare cattedre vacanti in nessun caso. Nemmeno nell’eventualità di non poter reclutare docenti dalle graduatorie di istituto.
Chi può inviare una Messa a disposizione: tipologie di MAD e requisiti
È importante chiarire che la possibilità di offrire una candidatura spontanea non è consentita solamente ai docenti ma anche al personale ATA. Complessivamente, infatti, le possibilità di inviare MAD si dividono in quattro tipologie:
- la MAD classica, ovvero la candidatura per materie attingenti al proprio titolo di studio;
- la MAD per il sostegno;
- la MAD per i recuperi estivi, con cui ci si candida per i corsi di recupero nei mesi di giugno e luglio;
- la MAD per il personale ATA, per incarichi amministrativi, tecnici e ausiliari.
Poiché la MAD è una candidatura di tipo informale non sono richiesti particolari requisiti per inviare la propria disponibilità. La laurea e il titolo di studio richiesti per l’incarico a cui ci si candida e per la rispettiva fascia di concorso, sono ovviamente requisiti preferenziali. Detto ciò, si può presentare la Messa a disposizione anche se si è in possesso del solo Diploma. Infatti, una volta che il Dirigente Scolastico ha esaurito la disponibilità di docenti presenti in seconda e terza graduatoria, può convocare per una supplenza anche i candidati che sono in possesso solamente del diploma o con laurea triennale.
Ovviamente, a parità di situazioni, sono preferiti i candidati con MASTER e CORSI attinenti all’insegnamento – QUI L’OFFERTA FORMATIVA SPECIFICA PER QUESTI CORSI
- Per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, invece, una recente circolare del Miur ha limitato ai docenti non iscritti in graduatoria la possibilità di ricorrere alla candidatura informale.
Come inviare la Messa a disposizione, alcuni consigli utili
L’invio della Messa a disposizione può avvenire tramite:
- consegna a mano;
- raccomandata;
- Posta Elettronica Certificata (PEC).
La posta elettronica ordinaria non è vietata, ma è comunque fortemente sconsigliata perché rischia di essere cestinata e passare così inosservata. La candidatura si invia direttamente agli Istituti in cui si vuole ricoprire il ruolo di supplenza, dirigendosi quindi al Dirigente Scolastico, il quale ha il compito eventualmente di selezionare le richieste ricevute. Nonostante la MAD sia una segnalazione di tipo informale, è comunque importante inviarla usando dei precisi accorgimenti. Secondo la normativa vigente, tutti gli allegati della PEC devono essere firmati digitalmente per essere validi. Quindi, è importante apporre la propria firma digitale sul Curriculum Vitae e su altre certificazioni che si allegano alla MAD. Per il resto, non c’è un regolamento o un modello standard; quello che può andare bene per un Istituto, potrebbe non essere accettato da un’altra scuola. Tuttavia, la chiarezza nel presentare la propria candidatura è in linea di massima il criterio fondamentale da seguire. Questo significa esporre in maniera sintetica ma dettagliata i dati anagrafici, l’esperienza pregressa e tutte le informazioni che potrebbero significare un “punto a favore” per la candidatura. Ripetizioni, esperienze di educazione alternativa, tutto ciò che può dare l’idea della propria professionalità è utile a presentare in modo efficace la propria disponibilità.
Mad online
Negli ultimi anni, visto il massiccio ricorso alla messa a disposizione da parte dei docenti precari non inseriti nelle graduatorie, sono nati numerosi servizi online che permetto l’invio della mad online, in modo massivo. Si tratta di servizi a pagamento, che possono essere facilmente reperibili digitando “mad online” su Google.
Dove e quando inviare la Messa a disposizione
La MAD si può inviare a più Istituti scolastici senza incorrere per questo in alcuna penalizzazione. Al contrario, mettersi a disposizione di diverse scuole è vivamente consigliato se si vuole aumentare la possibilità di essere chiamati. In questo senso, l’unica limitazione posta dalla normativa scolastica è quella di non poter svolgere supplenze nello stesso anno in due province diverse. Non esiste un elenco di scuole che presentano posti vacanti, nemmeno una lista con lo scorrimento in graduatoria dei docenti rispetto ai singoli istituti. Il Ministero non ha mai fornito indicazioni chiare a rispetto. Per questa ragione, si tende quindi a consigliare l’invio della messa a disposizione in scuole meno conosciute, fuori dalle grandi città e meno “appetibili” per i docenti in graduatoria. Detto ciò, non c’è alcuna regola scritta ed è comunque difficile orientarsi da questo punto di vista. Per quanto riguarda le tempistiche dell’invio, non c’è alcun termine prefissato: la domanda si può inviare in qualsiasi periodo dell’anno. Anche in questo caso, tuttavia, in assenza di regole scritte ci sono alcuni consigli da seguire. Suggerimenti che sono dettati per lo più dalla consuetudine e dall’esperienza maturata dai docenti nel complesso mondo scolastico. Infatti, se non c’è alcuna scadenza, ci sono comunque periodi dell’anno in cui solitamente è più grande la richiesta di supplenze da parte delle scuole. Le settimane precedenti l’inizio dell’anno scolastico; al rientro dalle vacanze natalizie (per i corsi di recupero); poco prima delle vacanze estive (per i corsi di giugno e luglio): questi sono sicuramente i periodi migliori per inviare la messa a disposizione.
Fonte ASNOR – ente di orientamento